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Siamo in un periodo di grande transizione

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ISPI, sempre attento a tutto ciò che ci circonda e può influire sulla nostra vita, sulla vita delle organizzazioni, ci sottopone una analisi dal titolo: “La grande transizione”.

Questo periodo lo potremmo anche chiamare “Uno strano interludio”, far un mondo di certezze, anche se affetto da cambiamenti però non “epocali”,  ed ora invece da cambiamenti che richiedono alle organizzazioni una forte resilienza: finanziaria, tecnologica, operativa, organizzativa, e personale.

Soprattutto organizzativa (“Capacità di una organizzazione di assorbire ed adattarsi ad un ambiente che cambia”, come recita lo standard ISO22316).

Bisogna puntare sul personale, sui valori, sulla capacità di saper reagire prontamente, con pragmatismo, e non solo.

Ecco la presentazione:

“Non solo pandemia: anche in questi due anni di emergenza sanitaria lo scenario internazionale ha continuato a evolvere, nel segno di una “grande transizione” che prosegue o, addirittura, accelera.

Oltre alle tradizionali dinamiche del potere internazionale, in bilico tra il bipolarismo Usa-Cina e le ambizioni di vecchie e nuove potenze regionali, questo Report esplora le altre grandi transizioni in corso. Quella economica, con un mondo sempre più indebitato e che osserva il ritorno dello Stato. Quella delle democrazie e del diritto internazionale, o meglio della loro duplice “crisi” di fronte a modelli molto diversi. E poi quelle ambientale e digitale, che ci accompagneranno nei prossimi decenni.

Tutte queste transizioni si intrecciano tra loro, influenzando i grandi trend politici regionali, ma venendo da essi anche certamente influenzate. Ecco perché di fronte all’Italia e all’Europa si stagliano sfide epocali che il Rapporto ISPI 2022 cerca di tratteggiare, per offrire ai lettori una bussola per un mondo che cambia.”.

Il rapporto è scaricabile dal sito ISPI.

 

 

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