Prendiamo spunto da un articolo a cura di Fabio Bonomo pubblicato su Il Sole 24 Ore di martedì 13 settembre nella sezione “strategie per le imprese”, ed al quale invitiamo a riferirsi per completezza informativa.
I principi di corporate governance dell’OCSE e successivamente aggiornati nel 2004 e nel 2015. Essi rivestono un ruolo di primo piano nel supportare governi, autorità di vigilanza, borse valori, investitori ed emittenti nel compito di elaborare sistemi di governo societario evoluti.
Nel novembre 2021 è stato formalmente avviato un processo di aggiornamento dei principi questione, che dovrebbe completarsi nel terzo trimestre del 2023 e che. A rafforzarne i contenuti alla luce delle sfide poste dalla pandemia da COVID 19.
In questi giorni è previsto l’avvio di una pubblica consultazione su una bozza di aggiornamento dei principi in questione.
La principale novità dovrebbe essere rappresentata dall’inserimento nei principi di una nuova sezione tematica dedicata ai temi della sostenibilità e della resilienza, destinata a incorporare, con alcune modifiche, l’attuale sezione dedicata ruolo degli stakeholders.
Tale misura intende assicurare adeguata visibilità ad una materia considerata ormai centrale sia a livello di hard Law che di soft law in molti dei paesi che hanno aderito ai principi, permettendo al contempo di evidenziare le interazioni tra i diversi ruoli assegnati ad azionisti, stakeholders e obblighi di trasparenza in materia di sostenibilità.
Alla luce di quanto riportato dal quotidiano, ci chiediamo, a seguito di questa importante decisione dell’OCSE, se le aziende hanno ben chiaro che cosa si intende per resilienza e quali progetti ed attività devono essere avviati e mantenuti per poter assicurare gli azionisti di essere tali, di essere “compliant” alla necessaria resilienza.
E’ chiaro di quale tipologia di resilienza ci si riferisce? In letteratura ve ne sono tante, ma se poniamo la domanda ad un dirigente, ben pochi rispondono: “ovviamente ci riferiamo alla resilienza organizzativa!”.
Però non sanno che c’è uno standard ISO che la tratta e fornisce utili suggerimenti su come si dovrebbe procedere.