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Perchè adottare lo standard ISO 22316 Security and resilience — Organizational resilience — Principles and attributes?

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Perchè adottare lo standard ISO 22316 Security and resilience — Organizational resilience — Principles and attributes?

Questa domanda mi è stata posta da un alunno ed io ho dato una rapida risposta (che, ripensandoci, non mi è piaciuta). Siccome sto sperimentando Google Gemini, ho formulato la stessa domanda a lui (o lei?).

La risposta non mi dispiace:

“Certamente, conosco lo standard ISO 22316.

ISO 22316: Resilienza Organizzativa

La norma ISO 22316 fornisce una guida dettagliata per migliorare la resilienza organizzativa di qualsiasi tipo e dimensione di impresa. In sostanza, aiuta le organizzazioni a diventare più forti e adattabili di fronte a disastri naturali, incidenti di sicurezza, crisi economiche o qualsiasi altro evento perturbante che possa minacciarne la continuità operativa.

Cosa significa resilienza organizzativa?

È la capacità di un’organizzazione di:

  • Assorbire: Restare in funzione e limitare i danni durante un evento perturbante.
  • Adattarsi: Modificare i propri processi e strategie per far fronte alla nuova situazione.
  • Continuare: Raggiungere i propri obiettivi a lungo termine, anche dopo aver affrontato una crisi.

Perché è importante la norma ISO 22316?

  • Protezione: Riduce il rischio di interruzioni significative delle attività.
  • Continuità: Garantisce la continuità operativa e la capacità di rispondere rapidamente alle crisi.
  • Reputazione: Migliora la reputazione dell’organizzazione agli occhi dei clienti, degli investitori e del pubblico in generale.
  • Competitività: Aumenta la competitività sul mercato, dimostrando una maggiore capacità di adattamento e resilienza.

Quali sono gli elementi chiave della norma ISO 22316?

  • Analisi del contesto: Valutazione dei rischi e delle opportunità specifiche dell’organizzazione.
  • Pianificazione della continuità: Definizione di strategie e procedure per garantire la continuità operativa.
  • Preparazione: Attività di formazione, simulazioni e test per verificare l’efficacia dei piani.
  • Risposta: Procedure per gestire gli eventi perturbanti in modo rapido ed efficace.
  • Miglioramento continuo: Processi di valutazione e miglioramento continuo della resilienza organizzativa.

Come può aiutarti la norma ISO 22316?

Se stai cercando di migliorare la resilienza della tua organizzazione, la norma ISO 22316 può fornirti un framework strutturato e un insieme di strumenti pratici. Ti aiuterà a:

  • Identificare le tue vulnerabilità: Capire quali sono i principali rischi che potrebbero minacciare la tua attività.
  • Sviluppare un piano solido: Creare un piano di continuità dettagliato e personalizzato.
  • Preparare il tuo team: Fornire al tuo personale le competenze e gli strumenti necessari per affrontare una crisi.
  • Migliorare la tua capacità di risposta: Essere pronti a reagire rapidamente ed efficacemente in caso di evento perturbante.”  (Gemini, 19/11/2024).
Siccome non spiega bene che cosa è la resilienza organizzativa, ho chiesto a Gemini:

<<dalla tua descrizione sembra che tu stia parlando della resilienza operativa.>>

Mi ha risposto:

” Hai ragione, il termine “resilienza operativa” è spesso utilizzato come sinonimo di “resilienza organizzativa” descritta nella norma ISO 22316. Entrambi i termini si riferiscono alla capacità di un’organizzazione di continuare a funzionare e a raggiungere i propri obiettivi anche di fronte a eventi perturbanti.

Resilienza operativa e resilienza organizzativa: sfumature e differenze

Sebbene i due termini siano spesso utilizzati in modo intercambiabile, è utile sottolineare alcune sfumature:

  • Resilienza operativa: Si focalizza principalmente sulla continuità delle operazioni quotidiane e sulla capacità di ripristinare rapidamente i servizi essenziali in caso di interruzione.
  • Resilienza organizzativa: Ha una portata più ampia, includendo non solo la continuità operativa, ma anche la capacità di adattarsi al cambiamento, di innovare e di emergere da una crisi rafforzati.

In sintesi, la resilienza operativa è un sottoinsieme della resilienza organizzativa.

Perché questa distinzione è importante?

Comprendere questa differenza è fondamentale per adottare le misure più appropriate per migliorare la resilienza della propria organizzazione. Mentre la resilienza operativa si concentra su azioni specifiche come la creazione di backup dei dati e la definizione di procedure di emergenza, la resilienza organizzativa richiede un approccio più olistico, che coinvolge tutti i livelli dell’organizzazione e si integra con la cultura aziendale.

In conclusione

La norma ISO 22316 fornisce un quadro completo per sviluppare una resilienza organizzativa robusta. Tuttavia, è importante ricordare che la resilienza è un viaggio continuo e non una destinazione. Le organizzazioni devono essere disposte ad adattarsi costantemente ai cambiamenti del contesto e a migliorare i propri sistemi di gestione della resilienza.” (Gemini, 19/11/2024).

Mie considerazioni.

A mio parere manca però una corretta sottolineatura della rilevanza del fattore umano, della cultura dell’organizzazione.

Un’altra mancanza nell’ampia risposta (mi dispiace per Gemini…): non cita che è iniziata la lavorazione della nuova versione dello standard: ISO/WD 22316 Security and resilience — Organizational resilience — Guidelines.   Linee guida: non più solamente principi ed attributi.

Ci vorrà forse un anno o più, ma questo fatto conferma l’interesse a livello internazionale per la resilienza organizzativa; infatti, vi sono sempre più Università che fanno ricerche e pubblicano papers su questo importante argomento ed aziende che adottano lo standard (mentre nella UE si parla solamente di resilienza operativa e business continuity, con aziende che confondono quest’ultima con il Disaster Recovery Planning).

ACW

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