Suggeriamo la lettura del recente documento pubblicato dalla Banca d’Italia(*).
Qui di seguito richiamiamo alcuni punti che riteniamo importanti.
In esso si afferma che “il progresso tecnologico nella finanza ha subito un’accelerazione nell’ultimo decennio. In futuro, è probabile che gli intermediari finanziari debbano affrontare sfide significative per quanto riguarda il loro modello di business e funzioni tradizionali, poiché una quota crescente di pagamenti può essere regolata senza i depositi delle banche e i mercati dei capitali possono fornire sempre più credito diretto all’economia.(**) “.
Il Paper pone una particolare attenzione alle BigTech ed alle Imprese FinTech, esaminando l’importanza dell’informazione e della comunicazione in ambito della intermediazione finanziaria: ciò delineando l’impatto del progresso tecnologico sulle funzioni fondamentali tradizionalmente effettuate da banche e altri istituti finanziari, e sui sistemi di pagamento.
Bisogna considerare che “il progresso tecnologico è un processo a medio termine. Shock esterni – come è avvenuto per la situazione di emergenza COVID-19 – possono comportare una ancora più rapida adozione di innovazioni nel settore finanziario, e amplificare i suoi effetti sulla struttura del settore finanziario. Le piattaforme digitali possono rafforzare la loro posizione di mercato, grazie alla maggiore domanda di servizi digitali, e fare leva sulla forza del proprio bilancio per penetrare più facilmente in nuovi mercati”.
Quali conclusioni propone lo studio.
“In primo luogo, le banche mireranno a migliorare le proprie capacità di comunicazione e di elaborazione delle informazioni attraverso massicci investimenti in ICT. Ciò comporta l’aggiornamento di sistemi e processi obsoleti, l’unificazione di sistemi geograficamente segmentati, il passaggio al cloud computing e lo sviluppo di nuovi prodotti e servizi finanziari orientati al digitale che soddisfino le esigenze dei clienti.
Le banche possono anche acquisire o cooperare con società FinTech specializzate al fine di acquisire competenze per la digitalizzazione dei processi chiave”.
C’è però un problema: “la bassa redditività e le frizioni del mercato del lavoro possono impedire i rapidi cambiamenti richiesti, soprattutto in Europa”.
(*) Banca d’Italia Questioni di Economia e Finanza (Occasional Papers) aprile 2023
Financial intermediation and new technology: theoretical and regulatory implications of digital financial markets, by Michele Lanotte and Maurizio Trapanese
(**) Traduzione a cura della Associazione