Dalle informazioni raccolte sino ad oggi (1 dic.2024) si registra un leggero aumento di casi in diversi allevamenti di uccelli, pollame e bestiame in Cina, negli USA e UK, con letali conseguenze nei confronti dei lavoratori addetti alla loro gestione.
Il CDC (U.S. CENTERS FOR DISEASE CONTROL AND PREVENTION) ha fornito l’altro giorno gli ultimi dati sulla diffusione della influenza aviaria A (HxNx) sugli animali e gli esseri umani. Mentre sono oltre 100.000 gli animali morti, distribuiti su oltre 21 allevamenti di pollame, e 32 i centri di bestiame colpiti negli USA, le persone colpite sono quelle che si occupano degli animali: circa il 50% è successivamente deceduto; il giorno 22 nov. è stato segnalato un caso di un essere umano (un bambino) non coinvolto nell’allevamento di animali o che abbia avuto recenti contatti con bovini o pollame. Sembrerebbe che la fonte sia stato il latte fresco: ciò spiega la recente raccomandazione di far bollire il latte.
La Organizzazione Mondiale della Sanità sul suo sito riporta quanto segue: “Human infection with avian influenza A(H7N9) virus in China: As of 31 January 2024, a total of 1568 laboratory-confirmed human infections with avian influenza A(H7N9) virus, including 616 fatal cases, were reported to WHO since early 2013. The last case of human infection with avian influenza A(H7N9) reported to WHO in the Western Pacific Region was in 2019.”.
Da quanto alla data odierna abbiamo raccolto, la risposta alla domanda iniziale ci sembra possa essere la seguente: “non ci sono elementi di preoccupazione, ma bisogna tenersi aggiornati sulla evoluzione e, nel frattempo, ricontrollare il piano di preparazione, gestione e recovery dei processi altamente critici a fronte di una pandemia”.
Riferimenti:
https://www.cdc.gov/bird-flu/situation-summary/index.html
https://www.who.int/westernpacific/wpro-emergencies/surveillance/avian-influenza
https://www.yalemedicine.org/news/h5n1-bird-flu-what-to-know
La influenza aviaria : https://it.wikipedia.org/wiki/Influenza_aviaria
